Sono stati arrestati 12 uomini con accusa di associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento, in relazione al capomafia Messina Denaro.
I clan legati a Messina Denaro, latitante dal 1993, riuscivano a fare soldi con appalti legati alle energie rinnovabili ed alla ristorazione. Un duro colpo per la mafia di Trapani, con l’arresto di Vito Nicastri, imprenditore definito “re dell’eolico” per via dei suoi appalti sulle energie rinnovabili, che erano riconducibili a clan mafiosi. Sono stati sequestrati centinaia di milioni di euro, di cui una parte era destinata per il mantenimento in latitanza del boss Messina Denaro. Sono quindi due i clan di Trapani che sono rimasti coinvolti nell’inchiesta, il clan Vita e Salemi, a cui sono stati sequestrati anche beni immobiliari, cercando, quindi, anche di smantellare la rete di contatti che le due cosche avevano sul territorio trapanese.