Intel, la multinazionale dei processori per sistemi desktop e mobile, è stata costretta a cambiare i chip ritenuti vulnerabili, dopo le notizie uscite nelle scorse settimane.
Il CEO di Intel, Brian Krzanich, ha spiegato che sono stati sostituiti i chip che avevano il problema con la vulnerabilità denominata ‘Spectre’, mentre l’altra ‘Meltdown’ sarà risolta con degli appositi aggiornamenti software. Sono stati inseriti nuovi livelli di protezione, ha annunciato il CEO della multinazionale, che costituiranno un ostacolo per eventuali attacchi su quelle specifiche vulnerabilità. Questa novità a livello hardware, sarà introdotta dai processori denominati ‘Cascade Lake’, nei prossimi mesi. Intel è ancora al centro del rumore mediatico per i problemi avuti a gennaio causati da queste due vulnerabilità, con battaglie legali ancora aperte. Lo stesso si può dire di AMD, la rivale nel mercato, che ha avuto anche lei il problema con ‘Spectre’.