Ieri è stata la giornata in cui il Presidente Djukanovic, del Partito Democratico dei Socialisti, è stato confermato nuovamente in Montenegro, dopo più di 25 anni di governo ininterrotto.
Djukanovic ha vinto con oltre il 54% delle preferenze, il suo avversario, Mladen Bojanic ha preso solamente il 33%, ma l’opposizione denuncia brogli. L’afflurenza alle urne è stata abbastanza alta, con il 64% di votanti.
Il voto ha confermato le previsioni della campagna elettorale, con Djukanovic che è riuscito ad evitare il secondo turno, avendo superato il 50% dei voti. Il candidato del DPS aveva chiesto il voto in nome della stabilità del paese, per dare continuità e per premiare i progressi ottenuti negli ultimi anni. Il candidato perdente, Bojanic, ha definito il presidente eletto un ‘autocrate’ simbolo del passato ed ha denunciato brogli elettorali, oltre all’accusa di corruzione per prendere il potere. “Il paese è al limite della dittatura” così ha voluto commentare i risultati elettorali Bojanic.