Una sentenza storia sulla trattativa Stato-mafia, con la condanna a 12 anni a Dell’Utri e 28 anni al capo mafia Leoluca Bagarella. Condannato anche l’ex capo dei ros Mario Mori a 12 anni.
Il Sostituto procuratore nazionale Nino Di Matteo l’ha definita una sentenza storica, dopo cinque anni di processo, 220 udienze e oltre 200 testimoni. Sicuramente Mori e Dell’Utri sono le due condanne mediaticamente più pesanti, perché vicini allo Stato ed a un partito politico.
Assolto invece Mancino, che si dichiara vittima di un teorema per creare danno allo stato, essendo stato un ministro. Il pm ha voluto dedicare questa sentenza a Falcone e Borsellino, sostenendo che è stato appurato il potere che la Mafia voleva far pesare sullo Stato, ricattando alcune parti di istituzioni. Dell’Utri aveva chiesto nei mesi scorsi gli arresti domiciliari per motivi di salute, che sono stati negati.