Dopo la presa di posizione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha ufficializzato il “rinvio” della Tav sfruttando la clausola di dissolvenza, oggi Luigi Di Maio torna a parlare di grandi opere, sostenendo che non se ne può fare a meno in Italia.
“Le grandi opere in Italia si devono fare, sia grande che piccole, sia digitali che fisiche”, queste le parole di Di Maio a margine dell’evento del M5S nel “Villaggio Rousseau” a Milano. Non ha pronunciato il termine “Tav”, ma il riferimento alle grandi infrastrutture rimane, per rimarcare come il Movimento 5 Stelle non sia contrario a priore sulle grandi opere.
Il vice-premier ha poi commentato la passata crisi di governo con la Lega: “Questo governo durerà altri quattro anni, dobbiamo ragionare da qui a trent’anni”, così Di Maio ha chiuso le polemiche. Non è esclusa una risposta del governo francese e dell’Unione Europea la prossima settimana sul tema Tav e sui bandi Telt.