Ai domiciliari i vertici di Blutec, l’azienda che doveva risolvere la crisi dell’ex Fiat Termini Imerese

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La società Blutec era stata designata per riconvertire l’area ex Fiat, in modo tale da rilanciarla e poterci costruire auto ibride e fare in modo che i lavoratori in esubero fossero riassorbiti. Invece oggi sono partiti gli ordini di arresto per il presidente della società e l’amministratore delegato.

Gli arresti seguono un’indagine della Guardia di Finanza, il giudice oltre ad arrestare i vertici, ha predisposto il blocco di 16 milioni di euro, più della metà dei finanziamenti che Blutec ha ricevuto dalla Stato per rilanciare l’area. In tutto Blutec ha ricevuto 21 milioni di euro di soldi pubblici, per riassorbire gli esuberi ex Fiat e riconvertire l’area.

Secondo gli investigatori, Blutec non avrebbe seguito il programma di accordi con Invitalia, azienda partecipata dello Stato, al 100% del ministero dell’Economia, e la stessa avrebbe inviato una lettera di contestazione nel 2018, per ottenere i fondi statali indietro. Al momento 500 operai ex Fiat sono in cassa integrazione ed un centinaio è in Blutec a fare corsi di formazione.

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