Riscontrati metalli pesanti nel corpo di Imane Fadil, sentito il direttore Humanitas

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Ancora non è chiaro il caso legato alla morte della modella marocchina Imane Fadil, testimone al processo Ruby ter su Berlusconi, con oggi che ci sono stati nuovi sviluppi ed interventi mediatici del procuratore Greco.

Sembra che nel corpo di Imane Fadil non ci fossero sostanze radioattive, come riportato nei giorni scorsi, ma sono stati riscontrati metalli pesanti, come cadmio ed antimonio, come riferisce il Pm Francesco Greco. Nei giorni scorsi era stato disposto il divieto di far vedere il corpo a qualsiasi persona, compresi i parenti, per evitare contaminazioni.

Oggi è stato sentito il direttore dell’ospedale Humanitas, la clinica dove la donna si era recata a gennaio, dopo forti dolori e sintomi ancora non verificati completamente dalla Procura di Milano. Il Pm Francesco Greco ha risposto ad alcune domande della stampa ed ha riferito che nel corpo di Imane Fadil sono state riscontrate tracce di cadmio ed antimonio, oltre a valori elevati di cromo e molibdeno.

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