Si è dimesso per un’inchiesta di corruzione il presidente del comitato olimpico di Tokyo 2020, Tsunekazu Takeda, indagato dalla procura francese per aver comprato voti necessari a vincere la gara per la sede dei giochi olimpici.
Pagamenti in cambio dell’assegnazione delle Olimpiadi 2020 a Tokyo, queste le persanti accuse al presidente del comitato olimpico giapponese. Tsunekazu Takeda ha confermato che lascerà il suo incarico, in scadenza a giugno, per “difendersi in sede giuridica e provare la propria innocenza”.
Secondo la magistratura francese, Tsunekazu Takeda avrebbe comprato voti con 2 milioni di euro di transazioni nel 2013, depositandoli ad una società di Singapore, la quale era gestita dal figlio di un esponente del comitato olimpico internazionale, Lamine Diack, già arrestato per corruzione. Tsunekazu Takeda si è difeso dalle accuse sostenendo che i pagamenti sono stati effettuati per motivi di consulenza.