Il caso della cittadinanza a Ramy, uno dei bambini che ha chiamato i soccorsi, durante l’attentato tentato da Ousseynou Sy su un bus privato, che offriva un servizio di navetta agli studenti, sta mettendo in disaccordo la maggioranza di governo.
Salvini si era detto contrario a concedere la cittadinanza, mentre il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha più volte sostenuto come il ragazzo meritasse la cittadinanza. Ora interviene anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che dichiara in merito: “Bisogna riconoscere un merito di coraggio a Ramy”, mentre sullo ius soli chiude la questione: “Non è nel contratto di governo”.
Il ministro della Giustizia è intervenuto a Circo Massimo, su Radio Capital, entrando nel dibattito sulla cittadinanza a Ramy, su cui si sono espressi i vertici del governo e dell’opposizione. Bonafede ha commentato anche il convegno di Verona sulla famiglia: “È medioevo, la legge sull’aborto una conquista per il paese”, ha dichiarato il ministro della Giustizia.