Confindustria conferma l’azzeramento e la stagnazione della crescita, con i dati del suo Centro Studi, il quale ha rivisto le stime per il 2019, passando da un +0,9% ad uno 0%.
Un peggioramento complessivo dell’Economia italiana, quello previsto da Confindustria per i prossimi due anni, con stime al ribasso anche per il 2020, con una crescita solo dello 0,4%, quando negli altri paesi è previsto un miglioramento corposo.
Meno lavoratori nel secondo semestre
Il Centro Studi ha parlato anche della situazione dei lavoratori, sostenendo che nei primi sei mesi del 2018 l’occupazione era crescita di 200 mila unità, mentre nella seconda metà è calata di 80 mila posti di lavoro. Secondo Confindustria i due provvedimenti, Reddito di cittadinanza e Quota 100 non vanno ad influenzare la crescita, portando solo esigui miglioramenti. Una delle cause principali è dovuta anche al rialzo dei rendimenti del paese, con lo spread che è stabile in quota 300-250 praticamente dall’insediamento del governo.