Caso Murazzi, il killer Said non doveva essere in libertà: ci fu errore giudiziario

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Il killer dei Murazzi, Said Mechaquat, non doveva essere in libertà, perché aveva subito una condanna a 18 mesi per maltrattamenti in famiglia. Non è ancora chiaro cosa è successo, gli ispettori del ministero sono stati inviati per indagare sulla vicenda.

Il caso riguarda l’omicidio di Stefano Leo, commesso 34enne ucciso da una coltellata la mattina di sabato 23 febbraio. Sembra che la sentenza che fu emessa nei danni di Said Mechaquat non sia mai stata resa effettiva, per ora la Procura, che dovrebbe aver ricevuto gli atti di carcerazione, non ha commentato la vicenda.

Dalle ricostruzioni emerge come nell’aprile 2018 si siano perse le tracce di quella sentenza, emessa a giugno 2016 con una condanna ad un anno e sei mesi. L’ordine di carcerazione non è mai arrivato, perché la sentenza di condanna è rimasta in Corte d’Appello, senza mai arrivare all’ufficio esecuzioni. Il legale della famiglia ha dichiarato di voler approfondire la questione per capire di chi sia stata la colpa.

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