Non fu errore umano. Questo quanto emerge nel rapporto preliminare sul Boeing 737 precipitato il 10 marzo in Etiopia, che evidenzierebbe come i piloti non sono riusciti ad avere la meglio sul software anti-stallo.
I piloti, secondo il rapporto, avevano seguito alla lettera le procedure d’emergenza per riportare il Boeing 737 Max 8 in quota. La ministra dei trasporti, Dagmawit Moges, ha dichiarato che si è trattato di un difetto nel software, escludendo, quindi, l’errore umano.
Entro 26 giorni saranno resi noti ulteriori dettagli, come previsto per le indagini sugli incidenti aerei, mentre il rapporto finale sarà disponibile entro un anno, ma la ministra ha avuto accesso a dettagli importanti che fanno propendere verso il difetto software. Il governo etiope ha fatto sapere alla Boeing dei suoi risultati, invitando l’azienda americana a verificare le sue procedure software di controllo automatico. Il Boeing 737 Max 8 è stato fermato in moltissimi paesi, dopo i due incidenti in Indonesia ed in Etiopia.