Ieri era stato dato l’annuncio direttamente dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riguardo la liberazione dell’imprenditore Sergio Zanotti, rapito nel 2016 al confine tra Turchia e Siria. Oggi l’imprenditore bresciano è stato sentito dai Pm, per capire come sono andati i fatti.
Oggi Sergio Zanotti ha parlato con gli inquirenti, dichiarando di aver cambiato circa dieci prigioni dal giorno del suo rapimento e di essere stato trattato in maniera dignitosa dai rapitori. Inoltre l’imprenditore ha detto che i rapitori facevano riferimento ad Al Qaeda, mentre le prigioni erano tutte nella zona di Aleppo.
“Ero in Turchia alla ricerca di dinari, per poi rivenderli in Europa, visto che la numismatica è pagata bene – ha spiegato Sergio Zanotti – poi il mio tassista abusivo mi ha venduto a dei miliziani che mi hanno narcotizzato. Il 14 aprile mi sono ritrovato in una cellula di Al Qaeda di Aleppo”, ha dichiarato l’imprenditore bresciano. Zanotti ha chiarito che era stato messo in catene solo per girare i video, poi messi online dai rapitori.