La Cassazione ha annullato la condanna per l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, per la vicenda legata alle accuse di peculato, risalenti al 2015, quando fu sfiduciato dalla sua giunta del Partito Democratico.
Le accuse di aver usato la carta di credito del Campidoglio per fini personali non ha mai trovato riscontro, durante il suo mandato dal 2013 al 2015. Il sindaco di Roma era stato eletto nel 2013 e per le vicende legate agli scontrini di alcune cene aveva ricevuto pesanti attacchi dell’opinione pubblica, reo di aver usato soldi pubblici per fini personali.
Soddisfatto il legale dell’ex sindaco, Enzo Musco: “Restituito l’onore al professor Marino. Il giustizialismo politico deve rimanere fuori dalle aule di tribunale. Gli accusatori politici, rappresentanti dell’attuale amministrazione capitolina, erano gravemente in malafede, come mostra un video di De Vito nel 2015”, queste le parole dell’avvocato di Marino.