Il sottosegretario ai Trasporti, il leghista Armando Siri, 47 anni, è stato indagato per corruzione dalla Direzione investigativa antimafia di Trapani, insieme ad altre 10 persone. L’accusa è uno scambio di favori per favorire un’azienda di un imprenditore nel settore eolico.
Secondo l’indagine ci sarebbe stato uno scambio di favori e di denaro per agevolare delle aziende vicine all’imprenditore Vito Nicastri, che al momento si trova ai domiciliari da un anno, ma che, secondo l’accusa, avrebbe continuato a fare affari da casa.
Gli investigatori di Palermo ipotizzano anche un’aggravante dell’agevolazione di Cosa nostra, la quale accusa non è però formulata nei confronti del sottosegretario. Il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato di avere fiducia in Armando Siri.