Ci sono nuovi elemeni sul caso del bambino di 7 anni ucciso a botte dal padre, a Cardito, in provincia di Napoli. Arrestati entrambi i genitori, ma ora emergono dettagli sulla sua condizione a scuola, dove erano evidenti i lividi, ma l’istituto non ha mai approfondito la questione.
Un’altra sconvolgente testimonianza ha riportato che una delle maestre lo chiamava “scimmia”, inoltre sembra che ai docenti avesse confessato di essere stato picchiato dal patrigno.
Il 18 gennaio ad andare a scuola piena di lividi era stata la sorella, con un lobo di un orecchio quasi strappato, le maestre avevano fatto una segnalazione al dirigente scolastico, che però non ha preso provvedimenti per dieci giorni, solo la polizia è venuta a conoscenza della situazione, il giorno dopo la tragedia. Stando a delle intercettazioni, le maestre ritengono di non aver fatto abbastanza, mentre una delle docenti lo chiamava “scimmietella” perché si buttava a terra spesso.