Dopo 48 ore l’Isis ha rivendicato gli attentati in Sri Lanka, che hanno causato 321 morti ed oltre 500 feriti, una “vendetta” nei confronti della strage di Christchurch, che colpì il 15 marzo in Nuova Zelanda e fece 50 morti.
A comunicare la rivendicazione dell’Isis è stato il vice Ministro della Difesa del paese, come riportato dall’emittente indiana Ndtv. L’Isis non ha fornito, però, delle prove di un suo coinvolgimento diretto, ma solo una comunicazione attraverso l’agenzia di propaganda del gruppo terroristico, Amaq.
La polizia aveva trovato, nella giornata di ieri, 87 ordigni vicino la stazione di Colombo, mentre aumentano le polemiche visto che l’11 aprile il capo della polizia aveva lanciato un allarme su possibili attentati nelle chiese. Il paese ha dichiarato lo stato di emergenza, molte le persone interrogate e sono stati fermati alcuni siriani.