Mentre i vertici del governo italiano sono in Tunisia, per un bilarale, sul caso Siri è intervenuto Giancarlo Giorgetti, esponente di spicco della Lega, sostenendo che al momento il sottosegretario resta al suo posto.
Giorgetti fa riferimento al Contratto di governo, dove, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, non si parla di dimissioni in caso di rinvio a giudizio, ma solo di “verifica preventiva”. Siri è indagato per questioni di corruzione e nello specifico una tangente ricevuta da Paolo Arata per favorire alcune norme sull’eolico.
“Non si capisce perché debba dimettersi, se non ha fatto nulla. Nel contratto ci sono delle regole ed il rinvio a giudizio prevede delle verifiche preventive, che però non è chiaro quale siano”, ha dichiarato Giancarlo Giorgetti. Inoltre auspica un chiarimento tra le forze di governo, per evitare che le discussioni diventino “estenuanti”.