Dopo il discorso di Guaidò, che aveva invitato il popolo ed i militari a schierarsi con lui, con Maduro che aveva parlato di “tentato golpe”, entrano nel dibattito diplomatico anche la Russia e gli Stati Uniti, che sembrano essere su posizioni opposte.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva dato fin da subito il suo appoggio a Juan Guaidò, ma senza l’intervento militare. Ora che Guaidò sembra non riuscire a portare l’esercito venezuelano dalla sua parte, un’ipotesi è l’intervento attivo degli Stati Uniti, ma la Russia, che sostiene Maduro, ha preso una posizione chiara con il suo ministro degli Esteri Lavrov: “Se gli Stati Uniti interverranno, ci saranno conseguenze”.
Una vera e propria presa di posizione a difesa di Maduro, quella della Russia, che secondo alcune fonte potrebbe aver influenzato i militari venezuelani pronti ad unirsi a Guaidò. Gli Usa non lasciano senza risposta il ministro Lavrov, con Mike Pompeo che ha rilasciato una nota: “La Russia vuole destabilizzare il Venezuela”.