Continua il dibattito politico sulla presenza della casa editrice di estrema destra, Altaforte, al Salone del Libro, con molti autori illustri che hanno annullato la loro presenza, in segno di disaccordo con gli amministratori per la presenza di editori “politicizzati” e della casa editrice vicina al partito neofascista Casapound.
“Io sono fascista. L’antifascismo è il vero male del paese”, queste le parole di Francesco Polacchi, responsabile di Altaforte, che rischiano di accendere il fuoco sul dibattito legato al Salone del Libro. La casa editrice Altaforte che dovrebbe presentare il nuovo libro di Salvini. Dure parole anche di Polacchi, che denuncia pubblicamente di aver ricevuto minacce sui social: “C’è chi ha scritto che verrà a tirarci le molotov”.
Nella giornata di oggi erano intervenuti sulla vicenda alcuni autori, come Zerocalcare, che ha annullato la sua presenza generando molte polemiche. La sindaca Appendino annuncia la presenza del Comune: “La cultura sia argine ad ogni degenerazione”, ha dichiarato alla stampa. Sicuramente la casa editrice Altaforte, fino a ieri molto poco conosciuta, ha in un certo qual modo beneficiato del dibattito mediatico, confermando la sua presenza, come aveva detto l’organizzatore del Salone del Libro.