Dopo la revoca del sottosegretario Siri, che il M5S ha sbandierato come una sua vittoria, avendo chiesto le dimissioni dal primo giorno, con Salvini che si era opposto ma che alla fine ha dovuto cedere alle richieste dell’alleato di governo.
Negli ultimi giorni ci sono state ulteriori polemiche sulla Marina Militare, che fa riferimento al ministero della Difesa, che ha soccorso un quarantina di migranti al largo della Libia e che ha messo in difficoltà il ministro dell’Interno, il quale ha chiesto di non interferire nelle politiche sull’immigrazione all’alleato di governo.
Di Maio oggi lancia una nuova offensiva: “La Lega non deve perdere la testa dopo il caso Siri, i ministri sono pagati per lavorare e non per urlare”, queste le parole del vicepremier, che ha visto crescere nei sondaggi il Movimento 5 Stelle nelle ultime settimane, beneficiando delle polemiche sul sottosegretario Siri.