Donald Trump è entrato in quello che potrebbe essere l’inizio di una campagna elettorale che porterà nel 2020 alle elezioni presidenziali, forte degli ottimi risultati economici, pubblicati nelle scorse settimane, e che ora vuole consolidare con ulteriori misure da fine mandato.
La questione odierna riguarda i dazi alla Cina, con cui ci sono stati incontri a Washington, i quali però non hanno portato a quell’accordo commerciale che farebbe comodo al governo cinese, visto che Trump vorrebbe far partire altri 350 miliardi di nuovi dazi, che potrebbero affossare l’economia della Cina.
Gli Usa hanno comunicato agli esponenti cinesi a Washington, come il vicepremier Liu He, che se entro quattro settimane non si giungerà ad un accordo, verranno attivati nuovi dazi per 350 miliardi di dollari. Una cifra altissima, se si pensa che dalla mezzanotte di venerdì sono partiti altri dazi per 200 miliardi.
Intanto Trump ha fatto partire un’indagine su Joe Biden, probabilmente il suo sfidante alle presidenziali del 2020, visti i sondaggi sulle primarie democratiche, che lo vedono in vantaggio sugli altri candidati di oltre 20 punti. L’indagine che sarebbe richiesta su Biden riguarderebbe un potenziale conflitto di interessi in una vicenda ucraina.
Inoltre continua l’offensiva ed il posizionamento di bombardieri nei confronti dell’Iran, che nei giorni scorsi aveva dichiarato che avrebbe ripreso il programma militare legato al nucleare.