Conflitto di interessi, la mossa del M5S: “Niente incarichi a chi ha più di 10 milioni di euro”

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Dopo la presentazione del decreto Sicurezza-bis da parte di Matteo Salvini, il M5S annuncia la sua mossa a pochi giorni dalle elezioni europee, con tre decreti sul conflitto di interessi, storica battaglia del Movimento dai tempi del bunga bunga.

I tre decreti vanno a coprire diverse aree: il primo riguarda il patrimonio immobiliare e mobiliare, che non dovrà superare i dieci milioni di euro per chi volesse ricoprire ruoli istituzionali o di Authority. Il testo porta la firma della deputata Anna Macina, che prevede delle regole di incompatibilità, anche per persone terze ed in maniera indiretta. Inoltre non si deve avere una partecipazione di oltre il 2% in radio, televisioni od editoria.

Incompatibilità e lobbing

Negli altri due decreti si parla di incompatibilità durante il processo di verifica dei titoli di ammissione all’ufficio parlamentare. La norma è a firma della deputata Fabiana Dadone. Sulle attività di lobbing, invece, riguarderà tutti i dirigenti pubblici e non solo chi svolge attività politica, infatti gli ex politici dovranno aspettare un tot di tempo prima di poter ricoprire altri ruoli manageriali nel pubblico.

 

 

 

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