La Svezia ha riaperto l’indagine su Assange: accusa di stupro

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È stata aperta nuovamente in Svezia l’inchiesta su Julian Assange per stupro, un altro problema per il fondatore di WikiLeaks, dopo l’arresto nel Regno Unito per violazione della libertà provvisoria.

Lo scorso 11 aprile era stato fermato dalla polizia britannica, dopo essere stato espulso dall’ambasciata dell’Ecuador, dove si rifugiava da 7 anni. La vicenda ha fatto il giro del mondo ed attualmente Assange sta scontando 50 settimane di carcere per aver violato la libertà provvisoria nascondendosi in ambasciata estera.

In Svezia è stata riaperta l’indagine del 2010, quando due donne lo denunciarono di stupro dopo la conferenza di WikiLeaks di Stoccolma. Julian Assange ha sempre negato tutto, sostenendo che il rapporto avuto con le due donne fosse consensuale. Il caso era stato chiuso in Svezia, a causa della non possibilità di reperire Assange, che a quel tempo si rifugiava nell’ambasciata dell’Ecuador, ma dopo il suo arresto a Londra, la magistratura svedese ha ritenuto di dover riaprire l’indagine.

Ora ci potrebbe essere un altro stato, oltre gli Stati Uniti, che cercano Assange dal 2010 per la pubblicazione di documenti sensibili, a volere l’estradizione del fondatore di WikiLeaks.

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