Roma, il palazzo di Casapound ha debiti per 330 mila euro

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In queste giornate in cui si parla di palazzi abusivi, con il caso dell’elemosiniere del papa, è stato scoperto che lo stabile di Casapound ha prodotto 330 mila euro di debito, in bollette di elettricità, gas ed acqua calda.

Il palazzo di Casapound, che ha ricevuto un atto di pignoramento controfirmato dal Tribunale Civile, è da anni sotto la lente mediatica, per la sua posizione strategica vicino il centro di Roma, oltre ad essere un immobile dello Stato.

Ma non dovrebbe essere sgomberato a breve, visto che tra i 20 immobili di “richiesto sgombero” alla prefettura, non è presente. La proprietà era del Demanio, poi passata al Miur, ma da 15 anni nessun governo ha mai chiesto lo sgombero. L’azienda fornitrice dell’energia elettrica, Acea, spera di poter accedere ai crediti finanziari di Casapound, in modo da recuperare il debito generato negli anni. Da Casapound fanno sapere che non intendono andarsene autonomamente dallo stabile.

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