Questa sera ad Israele inizia la 64esima edizione dell’Eurovision, la versione europea di Sanremo, dove cantanti di tutti i paesi europei si sfidano con le loro canzoni di punta. Sono 41 i paesi in gara, con oltre 200 milioni di telespettatori in tutto il mondo.
L’Eurovision è un festival che ha avuto gli anni d’oro fino al 1990, quando è entrato un po’ nel dimenticatoio, per risalire nella cultura pop internazionale negli ultimi anni, diventando un’icona europea a livello mediatico. Lo show ha una parte canora ed una più di intrattenimento, sempre in linea con gli standard pop europei.
Quest’anno l’Eurovision ha tre serate, martedì, giovedì e sabato, quando ci sarà l’inconorazione del vincitore. In Italia il cantante rappresentante del paese è Mahmood, vincitore di Sanremo, dallo stile R&B e che parte con buone possibilità di arrivare in finale. Il Festival è da sempre molto imprevedibile, a volte premiando canzoni non all’altezza, ma tutto fa parte dell’intrattenimento offerto e dalla storia portata dai vari paesi.
La “storia” dell’Eurovision
L’Italia manda da sempre il vincitore del Festival di Sanremo, ogni paese ha un rappresentante, che viene giudicato dal pubblico da casa e da una giuria di critici dei vari paesi. Nella storia del Festival, l’Italia ha vinto solo due volte, con Gigliola Cinquetti e Totò Cutugno nel 1990.
L’edizione si tiene nel paese del vincitore della passata edizione, che lo scorso anno fu Netta Barzilai, israeliana. Le semifinali di questa sera e di giovedì saranno visibili su Rai 4, mentre la finale sarà su Rai 1 sabato sera.