Chelsea Manning di nuovo in carcere: accusata di non aver testimoniato contro WikiLeaks

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Chelsea Manning, ex analista militare, è tornata in carcere dopo aver rifiutato di testimoniare nella vicenda di WikiLeaks e Julian Assange, davanti ad un gran giurì. Secondo quanto riferito, Chelsea Manning rimarrà in carcere finché non cambierà idea, oppure tra 18 mesi, quando cambierà la giuria.

“Meglio morire di fame che cambiare idea”, ha detto Chelsea Manning, facendo intendere che non ha intenzione di collaborare. La Manning ha già passato 62 giorni in carcere per il suo rifiuto alla collaborazione, era stata fatta uscire una settimana fa, ma era già stato emesso un nuovo ordine di comparizione.

Lo stesso Assange al momento sta scontando il carcere, dopo aver perso l’appoggio dell’ambasciata dell’Ecuador, che lo aveva nascosto per 7 anni, proteggendolo diplomaticamente. I reati contestati a WikiLeaks sono di rilascio di informazioni sensibili e di accesso informatico abusivo.

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