Sono stati condannati a 10 anni i ragazzi della “banda dello spray” che hanno provocato la tragedia in Piazza San Carlo il 3 giugno 2017, durante la proiezione della finale di Champions. Gravi le accuse a carico dei giovani ragazzi marocchini, che provocarono il caos e due vittime, Erika Pioletti e Marisa Amato.
L’accusa è quella di omicidio preterintenzionale, perché i ragazzi spruzzarono lo spray per poter poi derubare i tifosi presenti quella sera. In totale ci furono 1.600 feriti nel tentativo di scappare da quello che sembrava un attentato.
Il giudice ha condannato con il rito abbreviato i giovani, con uno sconto, quindi, di pena pari ad un terzo, Sohaib Boumadaghen chiamato anche “Budino”, Hamza Belghazi, Mohammed Machmachi e Sahibi Aymene. I ragazzi sono chiusi in carcere da aprile 2018 ed in questa sentenza è stata prolungata la misura di custodia cautelare, che sarebbe scaduta a breve.
In attesa della sentenza di Appello resteranno in carcere, come richiesto dai Pm che si stanno occupando del caso. L’avvocato dei ragazzi, Raffaele Folino, ha dichiarato che non c’era il furto nell’origine della tragedia, punto che farebbe abbassare di molto la condanna, passando da omicidio preterintenzionale ad omicidio colposo. “Faremo Appello”, ha concluso il legale.