Il comandante della Sea Watch ha comunicato alle autorità italiane l’intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane, chiedendo la revoca del divieto d’ingresso per ragioni umanitarie. Salvini nella giornata di ieri era stato chiaro, ribadendo più volte la linea dei porti chiusi.
La comunicazione alla stampa delle intenzioni dell’Ong è stata data dalla portavoce Giorgia Linardi, che ha spiegato che la nave è in “costante contatto con la Guardia Costiera”. Nella giornata di mercoledì la nave aveva soccorso 65 migranti a largo della Libia, mentre ieri 18 persone sono state fatte sbarcare, tra cui sette bambini e relative famiglie.
Nelle ore scorse la nave era rimasta in acque internazionali, mentre è arrivata ora la comunicazione che il comandante intende entrare in acque italiane facendo rotta verso Lampedusa per ragioni umanitarie. Salvini ribadisce la sua linea: “Che fine fa la Sea Watch? Non in Italia, ieri abbiamo soccorso neonati e malati, ma la nave non è in territorio italiano”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno. Per il leader della Lega una Ong straniera non può decidere chi entra in Italia.