Nella Legge di Bilancio 2019 erano presenti delle modifiche sulle pensioni, sia per quanto riguarda i conguagli e le pensioni d’oro, che scatteranno dal mese di giugno. Il conguaglio è una conseguenza del taglio della rivalutazione annuale delle pensioni, previsto per chi prende tre volte sopra il minimo, cioè 1.522 euro al mese.
È stato confermato anche il taglio delle pensioni d’oro per chi supera i 100mila euro all’anno. L’Inps ha chiarito la questioni per i trattamenti pensionistici sopra i 100mila euro, che subiranno per cinque anni una riduzione proporzionale a seconda di quanto fosse il reddito complessivo.
Da 100mila a 130mila euro sono ridotti del 15%; da 130mila a 200mila euro sono ridotti del 25%; da 200 mila a 350mila euro sono ridotti del 30%; da 350mila a 500mila euro sono ridotti del 35%; sopra i 500mila euro c’è una riduzione del 40%.
Questa misura del taglio delle pensioni d’oro era nel programma del M5S, scritta anche nel Contratto di governo con il benestare della Lega, ed il prossimo mese dovrebbe entrare in vigore.