La scelta di Maurizio Belpietro di fare il direttore de L’Unità ha generato molte polemiche tra i giornalisti, con il comitato di redazione che è insorto, intanto il quotidiano oggi è in edicola a sua firma editoriale.
“Serve a garantire la libertà di stampa”, queste le parole con cui Belpietro spiega la sua decisione di accettare il posto di un giorno come direttore de L’Unità. La spiegazione sta nel fatto che L’Unità non va in edicola da più di due anni, ma l’editore è obbligato a pubblicare almeno un numero all’anno per evitare che la testata “scada”.
“Conosco gli editori, siccome doveva andare in edicola un giorno per non far decadere la testata, mi hanno chiesto se potevo firmarla”, ha spiegato Maurizio Belpietro. Le proteste della redazione, del quotidiano fondato da Antonio Gramsci si sono sviluppate all’interno dell’arco della giornata, con la vicenda che è diventata virale sui social. “Un insulto alla tradizione politica del giornale”, hanno spiegato dalla redazione de L’Unità.