Una dura condanna per Innocent Oseghale, i giudici della Corte d’Assise si erano riuniti nella giornata di oggi per decidere sull’omicidio di Pamela Mastropietro, che ha ricevuto l’ergastolo dalla giuria popolare del tribunale di Macerata. Era stata la Procura di Macerata a chiedene l’ergastolo, nelle settimane scorse.
Tutte le accuse sono state considerate verosimili, Oseghale è colpevole di aver violentato Pamela Mastropietro, di averla uccisa e successivamente di aver fatto scempio del cadavere. Nel processo erano imputati altre due persone, considerate complici, poi scagionate, il che ha reso Oseghale unico colpevole.
La massima condanna anche per lo scempio fatto al cadavere, fatto a pezzi e messo dentro un trolley per occultare i resti, poi abbandonati su una strada a Pollenza. La riunione dei giudici è durata 5 ore, dopo le quali il presidente della sezione penale, Roberto Evangelisti, ha illustrato la condanna e le sue motivazioni.
Innocent Oseghale era in Aula, impassibile ai racconti dei giudici, che hanno sintetizzato la storia, davanti anche ai genitori della ragazza, con il padre, Stefano Mastropietro, che ha commentato la sentenza: “Non ci aspettavamo nulla di meno, ma c’erano dei complici”. Anche la madre sostiene questa versione, dopo aver visto dei segni di “contenimento” sul braccio di Pamela, che indicherebbero che l’eroina gli sarebbe stata iniettata a forza: “Pamela non si bucava, l’eroina la fumava”, ha concluso la madre, Alessandra Verni.