L’Istat ha fornito il suo rapporto finale sul primo trimestre del 2019, che viene rivisto al ribasso, rispetto alla precedente comunicazione, dove si evidenziava una crescita dello 0,2%, mentre invece sarebbe dello 0,1%. Nel 2019 prevista crescita pari a zero.
Ci sono degli aumenti della domanda interna, con una crescita dello 0,2% sui consumi finali nazionali, mentre le esportazioni crescono dello 0,2% e le importazioni sono diminuite dell’1,5%. Secondo l’Istat cresce il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria, del 2,9% e dello 0,9%, in una congiuntura considerata positiva.
Il dato è il peggiore dal 2013, con una crescita sostanzialmente ferma, come conferma anche l’Istat con la definizione di “andamento stagnante”, in linea con le dichiarazioni del ministro Tria dei mesi scorsi, che aveva parlato di “stagnazione economica”. Scongiurato il rischio recessione, con un andamento che dovrebbe mantenersi costante per il resto del 2019.