Oggi è stato organizzato al Mise l’incontro tra i rappresentanti della Whirlpool di Napoli, a rischio chiusura da qualche giorno, e Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico. Hanno raggiunto il ministero anche 300 lavoratori della fabbrica, con dei pullman organizzati dai sindacati, che hanno protestato sotto la sede durante la giornata.
“Se non siete in grado di dare risposte, devo rivolgermi ai vertici della multinazionale”, esordisce così Di Maio, che ha ricordato come la Whirlpool abbia già ricevuto 27 milioni di fondi pubblici. Difatti l’accordo firmato ad ottobre prevedeva un investimento dell’azienda di 250 milioni di euro, di cui 80 proprio a Napoli.
La Cgil e la Fiom chiedono che venga rispettato il piano industriale, mentre l’ad della società, Luigi La Murgia ha spiegato che non vogliono chiudere: “Vogliamo individuare soluzioni per garantire posti a lungo tempo, al momento non ce l’abbiamo”. Di Maio durante l’incontro si era innervosito per le non risposte della Whirlpool: “Non si prende per il c… lo Stato, non con me e questo Governo. Ci sono le firme di un accordo, è un precedente gravissimo”.