Una telefonata “lunga e cordiale”, come l’hanno definita fonti interne, ha sancito una ritrovata intesa tra Salvini e Di Maio, sulla questione del decreto Sblocca-cantieri, che ieri si era fermato a causa di un emendamento leghista.
Il premier Conte aveva criticato l’emendamento leghista, che voleva sospendere il codice degli appalti per due anni, creando un “precedente” rischioso e subito bocciato dal presidente dell’anticorruzione, Raffaele Cantone.
Non sono ancora stati resi noti i dettagli, dalla Lega continuano a dire che l’emendamento resterà, viceversa il M5S nega che possa rimanere così. Dopo il pressing del premier Conte, i due vicepremier avrebbero trovato l’accordo, sulla base di alcune soglie per i sub-appalti. Secondo alcune fonti, rimarranno le soglie attuali per i sub-appalti, che erano uno dei problemi evidenziati da Conte e dal M5S, perché si sarebbe data molta libertà a società terze, con rischio di dare un assist alla criminalità organizzata.
Il Presidente del Consiglio si è detto soddisfatto della ritrovata intesa tra i vicepremier: “Il ritorno al dialogo è una buona premessa per procedere nella giusta direzione”, ha spiegato Conte, dopo la conferenza stampa tenuta nella giornata di ieri. Domani ci potrebbe essere un vertice decisivo di governo.
Inoltre la presidente della Commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco, ha dichiarato che sul dl Crescita verrà posta la fiducia, visti i tempi stretti con la scadenza al 29 giugno.