Ieri il premier italiano, Giuseppe Conte, ha lanciato un appello pubblico alla responsabilità verso i due alleati di governo, chiedendo una risposta sulla ritrovata unità. Ma già il decreto Sblocca-cantieri genera caos, con la Lega che presenta un emendamento che ferma due anni il codice degli appalti, rifiutandosi di ritirarlo.
Nella conferenza stampa Conte aveva chiaramente detto che se non si fosse rispettato il contratto di governo, si sarebbe dimesso. Durante il vertice di governo con presenti Giorgetti e Di Maio, il premier avrebbe ricordato di rispettare il contratto, minacciando di nuovo le dimissioni. Il vertice sarebbe stato chiuso da Conte dopo il rifiuto della Lega a ritirare l’emendamento.
Salvini era rimasto a Cremona, per un comizio in vista dei ballottaggi di domenica prossima, ma a Roma si discute proprio di un emendamento voluto dal leader leghista, che sospende per due anni del codice degli appalti. Al tavolo è presente anche il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, dopo che nei giorni scorsi era stato attaccato da Salvini per la questione delle grandi navi.
Giorgetti ha parlato di “crisi atomica”, il che farebbe presagire un nuovo scontro tra alleati, con Conte pronto a rimettere il mandato da Mattarella.