La Germania chiude ad aprile con un forte calo della produzione industriale a -1,9%, rispetto alle stime che prevedevano un -0,5%. Questo calo potrebbe avere conseguenze anche sull’economia italiana, che storicamente dipende dalla produzione industriale tedesca, essendo uno dei primi fornitori di materie prime.
Inoltre la banca centrale tedesca ha tagliato le stime della crescita per il 2019 allo 0,6% rispetto al precedente 1,6%, mentre per il 2020 il taglio è stato all’1,2% rispetto al precedente 1,6%. L’inflazione prevista per il 2019 è stimata al 1,4% e 1,5% per il 2020. Queste previsioni della banca centrale tedesca vanno di pari passo con quelle del governo tedesco, che nelle scorse settimane aveva previsto una crescita allo 0,5%, mantenendo però un +1,5% per il 2020.
Da alcuni mesi la Germania è in sofferenza economica, con la spiegazione che può essere trovata nei dazi imposti da Trump, che hanno colpito il settore automotive, uno dei traini della produzione industriale tedesca, con Volkswagen che è il leader del settore per produzione di automobili.