I sindacati vanno verso uno sciopero generale, dopo che le loro richieste non sono state accolte dal governo, nell’ultimo periodo impegnato anche nella campagna elettorale e con pochi progressi sui decreti in sospeso, di cui alcuni sono supportati anche dalle stesse sigle sindacali.
“Chiediamo un cambio nella politica economica del paese, la legge di stabilità deve cambiare. Bisogna invertire la tendenza”, ha affermato il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Su una possibile mobilitazione, non chiude le porte: “L’idea c’è, decideremo insieme a Cisl e Uil”, ha affermato Landini. La data per lo sciopero generale potrebbe essere quella di settembre, nei primi giorni autunnali.
Le richieste dei sindacati riguardano il rinnovo dei contratti ed un piano per assunzioni pubbliche, oltre che un budget maggiore per i servizi pubblici, come la sanità. “Molte promesse e zero fatti”, ha dichiarato Furlan, segretario della Cisl, che pone il problema della riduzione dei servizi pubblici. Stessa la linea di Barbagallo, segretario della Uil, il quale si dichiara “pronto a tutto”.