A Roma è sfilato il Pride, come in molte altre città europee, con occhio particolare verso gli esponenti del governo gialloverde, tra cui il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Il corteo per i diritti delle persone omosessuali LGBTQ è sfilato nelle strade della Capitale senza problemi, con cori contro il governo ed altri più “soft”. “L’attacco alle famiglie arcobaleno è arrivato dal ministro Fontana, con il decreto per ripristinare “mamma e papà” c’è la volontà di cancellarci”, ha spiegato il presidente delle Famiglie arcobaleno, Gianfranco Goretti.
Sotto accusa la Lega, per le sue posizioni estremiste sul tema, con molti striscioni di sfottò verso il partito di Salvini. Molti i carri che hanno preso parte al corteo, da quello del Muccassassina a quello facente riferimento ad una nota marca automobilistica tedesca, oltre a quello dell’ambasciata britannica, con personaggi come Elton John, Freddie Mercury e David Bowie.
Contestata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, accusata di non voler partecipare al corteo: “Ci è stato detto che era all’estero, ma evidentemente intendevano il Vaticano”, hanno commentato alcuni partecipanti.