Dopo alcune critiche e polemiche, l’Agenzia delle entrate ha rilasciato il software per la compilazione delle pagelle fiscali, il nuovo sistema che darà un voto agli autonomi, permettendo ai più virtuosi di accedere a dei benefici fiscali. Chi andrà peggio, però, rischia l’accertamento.
I nuovi indicatori di affidabilità fiscale, che sostituiscono gli studi di settori, andranno a coinvolgere 4 milioni di Partite Iva, su un numero complessivo che si aggira sui 6 milioni. La versione che è al momento rilasciata è in versione beta e non ha “carattere di ufficialità”, in attesa della versione ufficiale che dovrebbe uscire a breve.
Il nuovo sistema di indicatori assegna un voto da 0 a 10 all’autonomo che ha una Partita Iva. Chi riceve una votazione minima di 8 ha diritto a delle agevolazioni fiscali, con dei vantaggi burocratici. Più complicata la questione per chi non raggiunge la sufficienza e che verrà bollato come “non affidabile”, entrando nella lista degli autonomi da controllare. Secondo una stima de Il Messaggero, oltre metà delle Partite Iva non riceverà i benefici, mentre il 40% potrebbe essere a rischio controlli.