Fitoterapia contro la stanchezza: cos’è e come funziona

Il compendio giornaliero può realmente portaci via energie con una forma di struttura continua legata allo stress tra lavoro, vita privata ed altre condizioni che necessitano una buona forma di equilibrio tra quello fisico e quello mentale. Sempre più persone scelgono uno stile di vita maggiormente semplice, che in alcuni casi significa effettivamente “sano”, eliminando “cose complesse” anche nell’ambito alimentare. In questo ambito è sempre più comune e diffusa la Fitoterapia che si rifà a metodi molto antichi, e che può essere anche impiegata attivamente per un’opera rinvigorente e quindi contro la stanchezza.

Ma cos’è effettivamente la fitoterapia, adattata ad un contesto moderno?

E come può essere applicata in maniera non eccessivamente rinunciataria nel corso della nostra quotidianità?

Sei sempre stanco? Prova la fitoterapia per ritrovare energia ed equilibrio

fitoterapia contro la stanchezza

La fitoterapia deriva da un termine greco, anzi da due parole, phytón (pianta) e therapéia (cura) quindi è una forma di azione di consumo di alimenti a base di vegetali sia per una questione ricostituente ma anche per una di sviluppo e miglioramento mentale.

Deriva dall’uso in ambito officinale e medico di varie erbe e sostanze di carattere vegetale, ma è di fatto una corrispondenza in chiave “moderna” attualizzata per la prima volta da metà dell’ottocento. Non costituisce qualcosa di distaccato dalla medicina ma una branca, parte di essa infatti chi vuole trattare seriamente di questo tema deve aver conseguito dopo la tradizionale laure in medicina, una forma specialistica in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche o in Scienze biologiche.

Le fitomedicine sono sostanzialmente dei prodotti a base vegetale (la struttura è riconosciuta dall’Agenzia Mondiale della Sanità) che contengono come principi attivi esclusivamente delle piante o derivati, atti a sviluppare un miglioramento legato al benessere.

In alcuni casi va a “braccetto” con la medicina tradzionale intesa come farmaco: un esempio può essere la tradizionale forma di uso della valeriana per mitigare l’ansia e la stanchezza oltre allo stress, ma possono essere utili anche per dolori di tipo articolare, mesturale, infezioni, squilibrio corporale, infiammazioni e molto altro, in quanto possono offrire un potere “equilibrante” in senso effettivo.

Quasi sempre si tratta di prodotti di origine spiccatamente alimentare, come tisane e decotti ma anche prodotti gemmoderivati , e come molti altri prodotti medici anche questi vanno assunti con serietà ed attraverso parametri medici e nutrizionistici, anche se il confine con la tradizionale erboristeria può essere non così facile da capire, idem per quanto riguarda l’omeopatia.

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