Le forze curde hanno accusato la Turchia per aver, secondo loro, di aver violato la seconda tregua trovata dopo l’incontro tra Putin ed Erdogan, di 150 ore, nei giorni scorsi. A darne comunicazione è Mustafa Bali, il capo comunicazione delle Forze democratiche siriane. Già nei giorni scorsi i curdi avevano lanciato l’allarme di alcuni attacchi turchi in alcune zone controllate dalle Forze democratiche siriane.
Despite the ceasefire agreement that was announced; Turkey and its jihadists continue to vialote and launch attacks on the Kurdish towns in Sere Kanyia, Kobani, Tel Tamir using heavy weapons including drones.
Turkey has no intention to stop fighting despite announced agreement.
— Mustafa Bali (@mustefabali) October 28, 2019
Secondo quanto riportato dal capo della comunicazione, le città sotto attacco sarebbero Serekaniye, Kobane e Tamer, le quali avrebbero ricevuto un attacco dalla Turchia nelle ultime ore, con l’utilizzo di “armi pesanti, compresi i droni”. Questa la posizione dei curdi, che chiedono il rispetto della tregua, che ha il fine di consentire all’esercito turco di prendere una parte di territorio al confine tra Siria e Turchia, da destinare in futuro ai rifugiati siriani che sono in territorio turco al momento.