La Procura di Milano sta indagando sul caso Ilva, come quella di Taranto, con alcuni dettagli che sono arrivati in giornata in merito allo scudo penale, per i Pm, infatti, non sarebbe quella la causa del recesso dal contratto, ma più in generale la crisi dell’acciaio che ha colpito l’azienda in tutta Europa.
Dirigenti: “A settembre ci hanno detto che erano finiti i soldi”
La Procura ha reso noti anche alcuni dettagli emersi dagli interrogatori dei dirigenti dell’azienda, i quali a settembre avrebbero ricevuto ordini di fermare il processo produttivo standard: “Ci hanno detto che erano finiti i soldi”. Per questo i Pm di Milano parlano di “crisi d’impresa” per quanto riguarda la causa principale che sta portando ArcelorMittal fuori da Taranto. Ci sarebbe la volontà del disimpegno da parte dell’azienda, che però ha firmato un contratto vincolante lo scorso anno, che prevede investimenti fino al 2023, con il mantenimento dei livelli di produzione attuali. Il direttore generale dell’ex Ilva, Claudio Sforza, è stato sentito dalla Procura ed ha confermato la mancanza di soldi: “Nelle riunioni avute da settembre l’azienda ha spiegato di aver esaurito i fondi legati a questa operazione”.