Non ci sarĂ lo spegnimento dell’Altoforno 2, come era stato richiesto dalla Procura di Taranto, dopo il sequestro risalente al giugno 2015, quando perse la vita l’operaio Alessandro Morricella. In sede di Riesame il giudice Francesco Maccagnano ha accolto il ricorso dei commissari dell’ex Ilva sullo spegnimento dell’Altoforno 2. Questa eventualitĂ era stata evidenziata anche dal Governo, per gli alti costi di riaccensione ed i relativi tempi che i commissari si sarebbero trovati a fronteggiare.
Nella nota del giudice del Tribunale del Riesame si legge: “Viene concesso l’utilizzo dell’Altoforno 2, subordinato all’adempimento delle prescrizioni”. Questo significa che il processo di bonifica e messa a norma deve andare avanti, come era stato richiesto anche da ArcelorMittal, che si è trovata nella situazione nella quale avrebbe dovuto bonificare gli strumenti, i quali perĂ² erano giĂ sottoposti a sequestro. Con queste motivazioni erano state concesse le immunitĂ penali, prima ai commissari e successivamente ai gestori affittuari della fabbrica, cioè ArcelorMittal, dopo la firma del contratto nell’ottobre 2018.
Il possibile salvataggio pubblico
Oggi è uscita la notizia di un vertice organizzato dal Governo con alcune banche creditrici dell’ex Ilva, per mettere a punto un piano che potrĂ portare al salvataggio pubblico della fabbrica. Segno che l’intesa con ArcelorMittal è sempre meno probabile a questo punto, dopo che l’azienda ha manifestato l’interesse a voler revocare il contratto, ponendo oltre 3mila esuberi come condizione alla sua permanenza.