I semi della mela contengono cianuro: sono pericolosi?

E’ forse la mela il frutto più famoso e diffuso al mondo, e non da poco tempo, in quanto anche guardando le quantità di varianti esistenti (che sono diverse migliaia) nel corso dei secoli selezionate e concepite ad essere diffuse in praticamente tutto il mondo al punto che stabilire effettivamente quando la mela abbia iniziato ad essere coltivata è abbastanza complicato. Ma la mela custodisce vari elementi e segreti di cui solo in tempi recenti siamo portati a considerare come “svelati” a partire dalla sezione centrale, che contiene i semi, da tempo si è scoperto che contengono una quantità di cianuro, quindi almeno dal punto di vista della costituzione, i semi della mela sono teoricamente velenosi, ma sono anche pericolosi?

Com è noto questa sostanza viene impiegata una volta sintetizzata come veleno ed in condizioni di quantità sufficienti è anche molto pericolosa, fino a diventare letale.

Ma i semi della mela sono tossici? Possono essere mangiati o sono pericolosi?

Semi della mela pericolosi: realtà o falso mito?

Il “mistero” della mela parte dal concetto di frutto: ciò che consideriamo tale è in realtà il “falso frutto” ossia la parte centrale corrispondente il torsolo ed i semi, mentre quella “edibile”, ossia che è portata ad essere mangiata.

In realtà i semi contengono  “amigdalina”, che è conosciuta come vitamina B17, una molecola che contiene effettivamente cianuro.

Tuttavia come si usa spesso dire, è la dose che fa il veleno e considerando che il seme della mela non contiene solo cianuro, ma in realtà una forma di molecola che lo sviluppa una volta entrato a contatto con altri elementi (è anche presente una parte zuccherina) la tossicità dei semi di mela non è così letale come sembrerebbe. Sostanzialmente se mangiamo il seme di una mela difficilmente ci accadrebbe qualcosa, anche se la soglia di tossicità del cianuro è abbastanza “elastica” e si aggira tra i  0,5 ed i 4 mg per ogni chilo dell corpo umano.

Se ingerito un seme di mela viene sostanzialmente diviso in due tipologie di molecole, una corrispondente al benzaldeide e una di acido cianidrico, che poi diventa cianuro vero e proprio. In generale il cianuro “necessario” per essere molto impattante fino a diventare fatale si aggira tra una dose di 50 mg per causare il decesso. Fatti due calcoli sarebbero necessarie diverse migliaia di semini ingeriti tutti insieme o comunque a breve distanza l’uno dall’altro. Anche se molto dipende comunque dalla tipologia, corporatura e stato di salute di chi sceglie di ingerire ma un singolo seme o comunque una quantità ridotta non ha un effetto di alcun tipo sul nostro corpo

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy