“Non mangiare le prugne!”: pazzesco, ecco il motivo

Se la frutta sembra essere “tutta benigna”, le prugne risultano essere qualcosa di assolutamente interessante sotto vari punti di vista perchè molto probabilmente hanno costituito una delle prime tipologie “ritrovate” dalla specie umana in senso assoluto seppur in versioni molto diverse a quelle attuali molto selezionate. Le prugne moderne che sono per l’appunto state selezionate per essere ancora più appetibili, fanno parte della famiglia definita Prunus domestica che è anche quella probabilmente più riconoscibile. Eppure non tutti consigliano di sviluppare un consumo di prugne addirittura per alcuni non mangiare questi frutti è qualcosa di “naturale”.

Come ogni tipologia di frutta anche la prugna ha dei pro e contro legato al consumo, soprattutto quello non responsabile, che può effettivamente portare a problematiche anche piuttosto fastidiose.

E’ consigliabile mangiare prugne anche relativamente spesso ? Quali sono gli effetti collaterali di queste tipologie di frutta?

“Non mangiare le prugne!”: pazzesco, ecco il motivo

non mangiare prugne

Le prugne, chiamate anche susine, sono legate anche culturalmente alla loro capacità di essere un rimedio naturale estremamente efficiente nella loro funzione anti stitichezza anche se in realtà non è questa l’unica peculiarità.

Estremamente idratanti, in quanto contengon acqua per circa l’88 %, il resto è relativamente semplice, trattandosi di una struttura formata da zuccheri semplici e carboidrati, sono presenti però in particolare vari sali minerali che garantiscono una buona azione antiossidante ed in particolare per la variante essiccata, il contenuto di fibre è assolutamente importante. Inoltre contengono tra le altre cose una ottima quantità di polifenoli  che garantisce un’azione antinfiammatoria risultando essere particolarmente efficaci, contenendo anche potassio, fosforo e magnesio. Il loro buon apporto nutrizionale unito ad una capacità naturale di sviluppare un senso di sazietà rendono le prugne assolutamente interessanti sotto ogni punto di vista ed in qualsiasi ambito. Perchè alcuni sconsigliano quindi un consumo di prugne?

Come ogni cosa, le prugne possono essere dannose o comunque “meno positive” in senso effettivo, soprattutto per chi soffre di problemi legati alla glicemia come i diabetici ad esempio per il contenuto di sorbitolo, che di fatto è una forma di zucchero naturale che tende ad aumentare di molto la glicemia e di provocare potenzialmente la ritensione idrica. Anche se è difficile consumarne in grandi quantità, un apporto superiore ai 100 grammi al giorno, soprattutto per la variante secca può portare a diarrea e flatulenza ed altri problemi simili.

Sconsigliato anche il consumo in caso di colite, le prugne possono accentuare eventuali effetti tipici della malattia.

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