La crisi di Governo è iniziata alcuni giorni fa, con il piano per il Recovery Plan criticato da Italia Viva, dopo l’introduzione di un emendamento alla Manovra 2020 che avrebbe creato una task force per la gestione dei fondi.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha chiarito alla fine di dicembre che non avrebbe votato la fiducia se il piano sul Recovery Fund non sarebbe cambiato e tolto dalla Manovra 2020, come poi è accaduto. Nei giorni scorsi è stata votata la legge di Bilancio da oltre 40 miliardi.
Ora però c’è una nuova verifica di Governo da completare, con il piano presentato da Italia Viva per il Recovery Fund che ha fatto discutere all’interno della maggioranza. Per Renzi le distanze sono “abissali” con il Governo e dunque si va verso una crisi.
Per questo si è iniziato a parlare di possibili “responsabili” ricercati dal premier Conte, per evitare che il Governo cada qualora Italia Viva tolga il suo sostegno. Il premier Conte durante la conferenza stampa di fine anno ha chiarito che qualora venga meno l’appoggio di Italia Viva, si andrà in Parlamento per verificare i numeri.
1. Conte trova dei responsabili
Qualora Conte riesca a trovare dei responsabili in Parlamento, con l’Huffington Post che cita una chiamata tra Goffredo Bettini e Gianni Letta, per dei voti da Forza Italia, si procederebbe con un Conte ter ed una nuova maggioranza.
C’è da capire se il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle manterrà il sostegno con l’arrivo di esponenti di altri partiti all’interno della maggioranza.
2. Un Governo Draghi
Il nome che si fa di più è quello dell’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nonché ex Governatore della Banca d’Italia. Se dovesse cadere Conte ci potrebbero essere i numeri per un governo di larghe intese con Draghi premier.
Il centrodestra ha più volte chiamato in causa Draghi per un eventuale nuovo premier, con la possibilità che venga sostenuto in Parlamento.
3. Ritorno al voto
Una delle possibilità è quella del ritorno al voto, come richiesto dal Partito Democratico, se dovesse finire il secondo Governo Conte. La segreteria del PD ha più volte ribadito che questo è l’ultimo governo della legislatura, dunque punta alle elezioni nel 2021 se il governo Conte dovesse cadere. Sarà poi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a decidere come affrontare la crisi.