Allerta febbre Dengue: effetti, sintomi, vaccino, come difendersi

Siamo quasi tutti un po’ più sensibili in maniera specifica dopo la pandemia dettata dal Covid, ma non sempre ci rendiamo conto che moltissime malattie che ci possono sembrare “esotiche”, riescono a diventare qualcosa di molto “locale” anche in contesti vicini, e la febbre dengue, una forma di malattia infettiva che fa ricorso a specifici vettori come le zanzare, in vari stati dell’America meridionale. Insomma, in varie nazioni la febbre Dengue costituisce una vera e propria allerta, quindi è importante conoscere i vari effetti, sintomi tipici ma anche le possibilità di vaccino ed in generale come difendersi adeguatamente.

La febbre Dengue infatti è considerata endemica in molte nazioni del sud America essendo naturalmente predisposta a sopravvivere in condizioni ambientali legate a questi ambiti, ma è in sensibile aumento nei casi anche in Europa.

Come difendersi adeguatamente? E come riconoscere la febbre dengue?

Allerta febbre Dengue: effetti, sintomi, vaccino, come difendersi

E’ una malattia infettiva, che fa ricorso ad animali come le zanzare del genere Aedes per diffondersi in quanto le punture di questi insetti fanno “viaggiare” e trasmettono la malattia da una persona all’altra.

Ha una mortalità piuttosto bassa, che può aumentare solo in caso di non aver provveduto ad una diagnosi per tempo e non aver posto delle contromisure effettive, anche se al mondo non esiste una vera e propria cura specifica, ma si procede molto spesso in modo preventivo con una vaccinazione, concepita singolarmente per le varie forme di “ceppi” che riguardano la malattia, evidenziate da termini come DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4. Essere infetti e poi guarire successivamente sviluppa una immunità solo alla singola tipologia.

E’ piuttosto conosciuta ed affrontata in molte realtà non solo dell’America centrale e meridionale ma anche del continente africano nella zona sub sahariana e della zona meridionale asiatica. In Italia i casi sono ancora pochi ma in leggero aumento, e vi è il rischio che il virus riesca a sopravvivere anche utilizzando vettori locali come la zanzara tigre.

In Italia esiste al momento un solo vaccino, somministrato attraverso due dosi sottocutanee, concepite ad una almeno tre mesi l’una dal’altra.

E’ importante riconoscere i sintomi principali che sono senso di malessere, cefalea, dolori articolari e muscolari, ma anche radicati in zone come ad esempio dietro gli occhi. Possibili anche effetti fisici come vomito e nausea, oltre a occhi arrossati, e papule simili a quelle del morbillo per i bambini. Nella maggior parte dei casi un organismo in buona condizione di salute necessita di alcuni giorni per sconfiggere la febbre dengue.

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