Tra i nutrienti più chiacchierati in senso generale spiccano sicuramente i sali minerali ed il ferro elemento naturalmente presente in natura sotto tantissime forme, è anche qualcosa di fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo umano, in particolare per tessuti e lo sviluppo di ossigenazione del sistema sanguigno. La mancanza di ferro è una delle più difficili da riconoscere ma altresì una delle meno facili da risolvere se non con un adeguato contesto alimentare anche perchè alcuni sintomi possono essere ricondotti presso altre malattie e carenze.
Il ferro infatti si trova in tantissimi alimenti ma in quantità e disponibilità molto diverse, anche a seconda dei regimi alimentari.
Ma perchè il ferro è così importante? E come si riconoscere una carenza, e soprattutto come rimediare?
Mancanza di ferro: ecco come riconoscerla e cosa mangiare
Il ferro è legato a varie funzioni, in particolare legate al concetto di tessuto e muscoli, essendo unitamente portato a gestire proteine come l’emoglobina che si occupa del trasporto di quantità giuste di ossigeno nei vari settori dell’organismo e la mioglobina che permette invece una corretta ossigenazione dello stesso elementi in tessuti e muscoli.
Il ferro è legato ad un fabbisogno medio che è diverso a seconda del contesto personale: una persona adulta ha infatti un fabbisogno medio giornaliero di almeno 10 mg di ferro, che è di meno per i bambini (che si aggira intorno ai 7 mg al giorno) mentre ad esempio le donne incinte hanno sensibilmente bisogno di un compendio giornaliero di almeno 16 mg, condizione che può cambiare a seconda dello stato di salute.
La mancanza di ferro sviluppa vari problemi, legati soprattutto all’anemia, ossia la scarsità o la non sufficiente produzione di globuli rossi dell’organismo, il che comporta stanchezza, spossatezza, debolezza e difficoltà di concentrazione ma anche cefalea, insonnia, irritabilità , freddo alle estremità di mani e piedi, oltre ad una continua mancanza di respiro.
Il ferro si trova in ottime quantità e disponibilità soprattutto negli alimenti di origine animale, come la carne, ma anche in condizioni diverse nei legumi, nelle uova ed in alimenti specifici come il cioccolato fondente: è un elemento che divide vegani, vegetariani ed onnivori in quanto la disponibilità del ferro presente negli alimenti non di provenienza animale è comunque minore rispetto alla tradizionale carne, bianca e rossa.
Anche i legumi ne sono ricchi, ma anche in questo caso è necessario consumarne in grandi quantitativi per un sufficiente fabbisogno, così come anche la frutta secca di ogni tipo ne è molto ricca, mentre nel contesto ittico è presente nei crostacei vari molluschi e svariate tipologie di pesci.