Come riconoscere il lievito scaduto? Ecco il trucco

Con la parola lievito siamo soliti immaginare ed ovviamente indicare tutte le tipologie di quei prodotti che sono formalmente derivati da un particolare fungo ovviamente commestibile che in particolari condizioni ambientali tende a permettere la lievitazione dei cibi, ad esempio degli impasti. Ma il lievito è anche essenziale per numerose altre dinamiche in campo alimentare, e si tratta di una forma di “scoperta” molto antica. Oggi la maggior parte del lievito viene prodotto industrialmente e concepito soprattutto nella sua variante “fresca” come quella da frigo, definito di birra. Ma come riconoscere il lievito scaduto?

Essendo un alimento che è sviluppato da una forma di germogliazione di elementi, tende a deperirsi al di fuori del contesto corretto di conservazione.

Ma esistono vari modi per riconoscere l’utilizzabilità effettiva del lievito da frigo, ossia quello di birra. Qual è?

Come riconoscere il lievito scaduto? Ecco il trucco

Come riconoscere il lievito scaduto? Ecco il trucco

Viene definito di birra quello che si trova normalmente nel banco frigo, e viene venduto solitamente in piccoli cubi o “blocchetti” dalla consistenza mediamente rigida, adatta ad essere utilizzata in pezzi. Il fungo in questione viene coltivato ponendo delle cellule del lievito in un substrato così da permetterne la moltiplicazione generalmente utilizzando il malto, che è anche utilizzato per la birra.

La variante da frigo tende a deperirsi e perdere efficacia in pochi giorni se posto all’aria, quind solitamente ha una scadenza, finchè non viene aperto, di pochi giorni.

Ma come si può riconoscere del lievito scaduto? Il primo metodo è “estetico” in quanto un pezzo di lievito di birra che magari non “serve più” avrà cambiato colore dal caratteristico beige/marroncino ad un più smorto grigio, la sua efficacia sarà magari ridotta, ancora peggio se sono comparse tracce di muffa.

Ma il colore non è l’unico metodo per capire se il lievito è ancora attivo quindi può assolvere al suo compito: è sufficiente utilizzare un bicchiere di acqua, prelevare un pezzo di lievito “incriminato” ed utilizzarlo direttamente nell’acqua che deve essere tiepida e non fredda o calda, con l’aggiunta di un po’ di zucchero nell’acqua.

Se dopo poco tempo il lievito immerso svilupperà delle bollicine nell’acqua, significa che può essere ancora utilizzato tranquillamente. Diversamente la sua funzione sarà annullata e chiaramente non sarà utilizzabile in cucina, anche se può essere comunque molto utile in altre funzioni, ad esempio come fertilizzante ma anche come rimedio fai da te dell’ambito della cosmesi come è dimostrato anche da vari trucchi.

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